La nations league per le nazionali è un torneo che sostituisce le amichevoli, durante le pause dei campionati di club.
E spesso sono foriere di infortuni come del resto, le pause nazionali sono diventate famose.
Non c'è il mordente adatto per affrontare queste gare, a ridosso del mondiale e con un europeo che va conquistato con le gare di qualificazione, un torneo completamente a parte ma che ricalca la nations league.
Il formato è abbastanza all'avanguardia: si affrontano le formazioni dello stesso livello e le sfide sono più avvincenti... o almeno lo sarebbero se in palio ci fossero passaggi alle fasi finali di un torneo.
Se si considera che le prime 4 dei raggruppamenti della Lega A (delle 4 l'unica che dà accesso alle finals)
solo un posto a disposizione per gli europei, diventa sicuramente poco interessante, rispetto alle coppe europee per club che hanno il fascino di aprire a tutti i campionati nazionali (seppur con dei preliminari capestri e poche corazzate che possono sfidare i milioni delle formazioni presenti ogni anno in semifinale o in finale).
L'idea della FIFA del mondiale ogni due anni diventa impraticabile, è una idea splendida... se solo si eliminassero le qualificazioni e tutte le nazioni del mondo partecipassero alla rassegna durante l'arco di un anno, divise in gironi e con delle fasi finali in giugno.
Ma UEFA e CONMEBOL osteggiano il desiderio della FIFA di aprire anche ai mercati asiatici e del medio oriente la visibilità biennale: copa america ed Europei, senza considerare le enormi quantità di partite che vendono per i diritti tv per club, verrebbero oscurate.
D'altro canto, se si preferisce dare odience per le fasi finali anzichè permettere la meritocrazia fino in fondo, c'è da aspettarselo che i giocatori ci vadano di mezzo.
Motivo per cui le nazionali portano infortuni quando meno lo si aspetta.
Una soluzione per poter ridurre partite sulle gambe dei giocatori e rendere le competizioni più avvincenti sarebbe distribuire meglio i match durante l'arco dell'anno.
Prendere esempio dalla primavera o dal calcio femminile , che divide il campionato in due serie da 10 squadre circa, con play off e gare ogni due settimane, e sfide europee nel mezzo. E distribuire meglio le fasi a gironi, permettendo tipo a 128 squadre di partecipare (facendo entrare in forma le formazioni che ai primi turni preliminari non possono competere con altre formazioni) e ridistribuire le sfide nell'arco dell'anno, inclusi gli introiti da assegnare meglio tra i diversi tornei e i soldi ai diversi giocatori.
Perchè se non bisogna considerare i giocatori di Serie A o di Serie B,C o D, non devono nemmeno sottovalutare i problemi cardiaci o rotture di legamenti a cui vanno incontro e verso cui il calcio sta cominciando a fare i conti sempre di più. In nome dello spettacolo. Uno spettacolo che non deve dribblare le esigenze del momento e le sfide del futuro. Altrimenti si ritroverà incartato su se stesso, senza slot per recuperare partite, senza l'odience sperato e soprattutto senza più diritti televisivi soddisfacenti.
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