Si passa dall'oltre mese e mezzo senza gare di club alle sfide ogni tre giorni: non esiste la via di mezzo.
Però diventa l'occasione giusta per far disputare gare come la supercoppa italiana o spagnola.
In campionato invece ci sono i promossi, rimandati e bocciati al ritorno dal Qatar: basti vedere come le squadre che avevano un trend positivo fino a novembre e abbiano dato alle nazionali una dozzina di giocatori, ne abbiano risentito con il ritorno alle temperature fredde e invernali europee.
Però bisognerà ancora testare se la Bundesliga sarà in ottima forma, visto che si è concessa la consueta pausa invernale e riprenderà solo questo 20 gennaio.
Il punto della situazione in Italia, viene tranquillamente esaminato dal punto di vista della Lazio: una formazione che ha macinato gioco e risultati, fin quando aveva arruolabili i migliori e non doveva andare incontro a formazioni che si chiudono e le concedono pochi spazi. Infatti se non avesse avuto quel calo nelle sfide di inizio anno, avrebbe potuto raggiungere il secondo posto come nell'anno della pandemia.
Il Milan e la Juventus sono andati incontro alle loro mini crisi stagionali, dove in altri anni riuscivano a sopperire con i cambi e l'alternanza delle forze fresche da schierare anche in coppa Italia. Qui invece, molti infortunati hanno provocato anche scelte obbligate e spesso si denota sia la mancanza di gioco o la mancanza di risultati, fin dove può arrivare la giocata del singolo.
L'inter e la Roma hanno invece dimostrato che in casa ci sono pochi avversari in grado di metterli in seria difficoltà per il risultato finale, diverso è il discorso del gioco, ma i risultati nonostante le critiche, parlano di un inizio in loro favore, in tre partite di campionato hanno fatto gli stessi punti del Napoli capolista, se non di più. Un fattore legato sia alle avversarie affrontate (l'Inter ha vinto lo scontro diretto col Napoli mentre la Roma ha sconfitto la Fiorentina) sia alla condizione degli attaccanti (l'Inter ha Martinez in attacco che è riuscito a segnare più di Giroud del Milan, Milik della Juventus e Abraham della Roma) e si può giocare con gli altri la classifica marcatori a fine stagione.
Il discorso diverso per la Cremonese, troppo discontinua e sempre legata ad una ricerca della prima vittoria in Serie A dopo anni, che stenta ad arrivare.
Anche la Sampdoria non riesce a trovare continuità (complici o meno le decisioni arbitrali) ma il possibile distacco dalle inseguitrici per la salvezza, passerà sicuramente dal post mondiale: molti giocatori sono rimasti in gruppo ad allenarsi e alla lunga può essere decisivo, quando diminuiranno il numero di impegni settimanali per queste squadre ancora impegnate nella coppa italia o nei turni infrasettimanali.
Per avere molte squadre divise da pochi punti, ci sarà da aspettarsi un girone di ritorno avvincente, con uno scudetto che dopo trent'anni potrebbe diventare di nuovo del Napoli.
Ma nel calcio può succedere di tutto, anche che il Monza al suo primo anno di Serie A possa emulare il Sassuolo di qualche stagione passata: un aggancio alle zone europee.
Il problema rimane un dilemma: giocare ogni tre giorni per ogni competizione è un vantaggio o non garantisce a tutti di poter allenarsi e preparare le partite adeguatamente?
Sono professionisti dirà qualcuno... anche se sono anni che non si vedeva terminare il campionato a Giugno e si sta vivendo un periodo anomalo indubbiamente, dove ognuno vuole essere accontentato e si rischia sempre di dare l'importanza più ad una coppa che ad un'altra o di oscurare un prodotto solo in nome degli sponsor.
I giocatori sicuramente vanno tutelati e perciò bisognerà fare anche chiarezza sulle inchieste legate ai conti dei club di Serie A e del calcio italiano... altrimenti le società non saranno solo schiave di ultras o di bilanci da presentare... ma problemi più seri che rischiano di portare agli onori della cronaca la giustizia ordinaria. Si lotti per un calcio più trasparente e più pulito, senza più quelle scene da far west in autostrada e quelle notizie bomba di dimissioni di cda e di soldi utili solo allo sport washing.
In Italia si provi a rimediare al problema delle 38 giornate della Serie A e della Serie B, con un numero di partite troppo elevato per garantire la copertura a tutti delle sfide ma la mancanza di botteghini delle squadre e gare in cui si devono ricorrere agli "spezzatini" per poter garantire all'oriente e all'America le partite agli orari più comodi... si parta da lì e a ripensare a come era il calcio pochi anni fa, dove l'Italia ancora era calcisticamente un fiore all'occhiello.